venerdì, maggio 02, 2008

SENZA SENTIRE LA CATENA



Ieri prima gran fondo della stagione, la Gianni Bugno, seconda edizione. Come l'anno scorso, percorso medio per me, 105 km dichiarati dall' organizzazione, ma in realtà poco più di 98. Solito obiettivo, correre contro il tempo realizzato nell' edizione passata. Da qualche anno arrivo in questo periodo con pochi km nelle gambe, d'inverno preferisco correre a piedi, dimenticando la bici, se non per qualche giornata di sole e temperatura veramente mite. Ma questa stagione ho pedalato davvero poco, meno di 600 km fino ad ieri mattina. Mi sarei accontentato di migliorarmi di qualche minuto, ma ero in giornata di grazia. L'anno scorso arrivai all' autodromo con questo tempo 03:21:04.25 ieri invece...03:01:33.8 PIU' DI 19 MIN. IN MENO!!! Niente male, e se non fosse stato per quell' ingorgo in cima alla salita di Ello, e le gambe forse un po' troppo dure sugli strappi cattivi della parte finale, si poteva abbattere il muro delle 3 ore. Come si usa dire in queste giornate particolari:"pedalavo senza sentire la catena". Coperto all' inizio a sfruttare le scie migliori, ma generoso alla fine con tirate lunghissime prima di spostarmi e riprendere fiato. Per il prossimo anno cercherò di migliorarmi ancora, adesso è già ora di pensare alla prossima. Domenica 11 maggio, GF Felice Gimondi, una classica per me, inseguendo il solito traguardo, quello di abbattere il mio miglior tempo.
Nelle immagini di testa: il mio numero dorsale, e il tracciato registrato dal Polar S725X, con tutti i principali dati rilevati in gara.

2 commenti:

Frà ha detto...

Grandissimo Alby!! Mi dispiace non essere riuscita a vederti,eravate davvero in tantissimi.Alla prossima!

Anonimo ha detto...

ciao Alby,quando iniziano le granfondo entro nella piu' piena malinconia dei tempi che furono,se pur brevi ma intensi delle scalate alla roncola o alla valcava,be!!son contento che sei ancora competitivo,io purtroppo no.
A pro posito :ho cambiato la chitarra ,ho preso la washburn p4,per intenderci quella di nuno bettencurt,un suono devastante,ho lasciato la mia fender ,ma non la rimpiango.
sentiamoci,ciao giorgio"ex ciclista"