martedì, settembre 30, 2008

ANDREA...CHE "BELLO"

Per certi versi la vita è strordinaria...Ero a Varese per il mondiale di ciclismo. Per ingannare il tempo delle prime ore di gara, quando il gruppo sonnecchia, cosa di meglio che un salto al "world village" allestito alle spalle della nostra tribuna. Una serie di stand pubblicitari, spettacoli, musica, belle ragazze. Mi avvicino ad uno spazio adibito a sala spinning, attratto dalla voce dell' istruttore di turno. E' lui, non ho dubbi! Caporal maggiore Andrea Bello, 3° '88 se non ricordo male. Lo osservo con maggiore attenzione, ma non posso sbagliarmi, anche perchè il tempo su di lui sembra essere scivolato via, senza intaccarlo. Non lo vedo da una quindicina d'anni. Stesso taglio di capelli, fisico asciutto, gamba rasata da ciclista di razza. Era preciso in quel dell' Assietta, non è cambiato. Anche lui mi riconosce al volo, chissà se ha avuto la stessa impressione. Per salutarlo aspetto che finisca la sua lezione dimostrativa in compagnia del "diablo" Chiappucci (vedi la foto). Entrambi distratti da un paio di fanciulle piuttosto intriganti in movimento sulla bike da spinning. Una stretta di mano energica, e poche parole. Andrea ora vive a Bologna, forse il destino lo riporterà a Milano. Se così sarà avremo modo di vederci con calma, chissà, magari davanti ad un bicchiere di rosso sincero, per parlare di una ventina d'anni fa, oppure fianco a fianco in bici. Sempre in salita, così come nella vita, perchè nonostante dura, a volte è straordinaria!

lunedì, settembre 29, 2008

BALLAN MONDIALE...BETTINI SPAZIALE!



Varese 28 settembre '08, campionati mondiali di ciclismo su strada. Nazionale italiana solida, compatta, tutti al servizio di Bettini. Vincendo oggi, "il grillo" entrerebbe nella storia per un ulteriore miracolo, vincere il terzo mondiale consecutivo, impresa mai riuscita a nessuno. Una prova iridata è lunga, snervante, 260 km, per oltre 3600 metri di dislivello positivo. Si comincia con cautela e con la solita fuga. Un terzetto in cerca di qualche ora di gloria, prima che i protagonisti accendano la corsa. I tre coraggiosi di giornata guadagnano più di 15 minuti, adesso è ora di fare sul serio. Sotto la spinta della nazionale italiana, il vantaggio si riduce notevolmente ad ogni passaggio sulla linea d'arrivo. Gli spagnoli, non lavorano mai, passivi sulle ruote dei nostri, come al solito. Bruseghin, Paolini, Bosisio lavorano per rendere dure le gambe degli uomini più pericolosi. Valverde, Freire, Boonem. Bettini spara una fucilata ad una cinquantina di km dall'arrivo, ma è troppo marcato, desisterà. Nell'ultimo giro Bettini riceve i complimenti dei più grandi del gruppo. Questa sarà la sua ultima corsa, come per Erik Zabel. Ci provano in tanti ma alla fine va via un gruppetto, ci sono tre dei nostri: Rebellin (stoico), Cunego (sorprendente), Ballan(concreto). Bettini non si è mosso e al suo fianco sono rimasti un sacco di uomini pericolosi che lo marcavano stretto. Rebellin prova ad accellerare, per vincere dovrebbe arrivare da solo. Cunego alza il ritmo, ma nessuno molla. A tre km dalla fine parte Ballan, una palla di cannone! Guadagna subito 50/60 metri...Sale il boato del cycling stadium:"ormai non lo prendono più!" Giusto il tempo di voltarsi per controllare di persona, prima di esultare negli ultimi 50 metri davanti ai tifosi italiani e non, in delirio. Alessandro Ballan è campione mondiale, Cunego secondo, Rebellin quarto e "il grillo" da oggi è saltato di diritto nella storia del ciclismo, al fianco dei più grandi campioni di tutti i tempi...Io c'ero

venerdì, settembre 12, 2008

IMPRESSIONI DI SETTEMBRE


"L'estate sta finendo, e un anno se ne va, sto diventando grande, lo sai che non mi va..."Lo dicevano i Righeira, all' incirca un quarto di secolo fa. Ma come ogni anno, le parole di questa vecchia hit diventano quanto mai attuali. Da qualche settimana siamo stati catapultati nuovamente nella realtà, le vacanze finite, e adagiate nel bagaglio dei ricordi. Ancora di corsa, sudati ed affannati, diretti non so dove. Certo, le novità non mancano mai, basta solo decidere se queste saranno buone o meno. Sono tornato ad allenare, in compagnia di Giò Villa, figura storica ed enigmatica della "nostra pallacanestro". Il gruppo preso in consegna è quello degli "under21", squadra niente male su cui poter lavorare. Solo pochi allenamenti, ma abbastanza per avere buone impressioni. Quando li guardo, mi rivedo...nei loro occhi, nelle loro maglie madide di sudore, nelle scarpe scintillanti, che sceglievo e curavo in modo maniacale. Chissà se anche loro hanno stessa passione dei miei vent'anni? Chissà se anche loro sono disposti a sacrifici per amore di una passione che ti brucia dentro? Strada facendo mi sforzerò di capirlo e se sarò in grado di spiegargli quanto è importante seguire le propie passioni con tutto il cuore, avrò fatto un buon lavoro. Non importa quanta strada faranno in futuro, nè dove giocheranno, ciò che conta è essere consapevoli di aver dato il massimo...one hundred percent, always! Anche la prima squadra ha rinnovato il propio rooster, le alte cariche hanno così deciso che un "magnifico" giocatore non rientrasse più nei loro piani. Beh complimenti vivissimi a tutti, tecnici, dirigenti, e direttori sportivi navigati...o naufragati?!?! Certo, io sarò di parte, o magari conosco meglio di molti altri il mio pupillo. Ferro è alimentato dalla passione, la più vera che ci sia, la più pura, uno degli ultimi superstiti, e soprattutto non mercenario. Ma non è forse vero che un allenatore è grande nello stesso momento in cui riesce ad ottenere da un giocatore il massimo che lo stesso può dare? Per tutto questo non servono schemi e conoscenze tecniche fantascientifiche, ma guardare nel profondo degli occhi e in fondo al cuore chi hai di fronte. Credo che sfruttatato nella giusta maniera sarebbe ancora un gran giocatore in campo ed ottimo compagno in spogliatoio.

Anche questo è frutto del nostro tempo, basta poco a fare impressione...

Prendi ad esempio il super-enalotto con il suo Jackpot da quasi 59 milioni di euro, parliamone...Non gioco quasi mai, ma se dovesse picchiare una saetta in un pino e azzeccassi la combinazione vincente? Beh avrei un po' di persone con cui dividere la mia fortuna, non molte per la verità, perchè i "veri amici son pochi...come del resto i grandi cuochi." Diventerei così padrone del mio tempo, la ricchezza più grande. Non suderei più per chi non mi sa ascoltare, ascolterei di più chi mi vorrebbe parlare....Vedrei le mie donne crescere con meno foga, senza ritrovarle dall' oggi al domani più grandi di me. Non importa se queste resteranno solo "impressioni di settembre", adesso sono almeno un po' più leggero.

lunedì, settembre 08, 2008

LA FRASE DEL GIORNO



Siamo buoni a nulla...Ma capaci di tutto!

Jim Morrison