domenica, novembre 26, 2006

UNA SERATA AL BLUESHOUSE


Venerdì 24 siamo ritornati al Blueshouse in occasione del concerto di Andrea Braido e del suo gruppo: Twin Dragons.
Parlo di ritorno perchè questo locale di Milano tanto caro agli appassionati di musica rock-blues suonata dal vivo è stato per noi quasi una seconda casa. Non meno di 10 anni fa lo si frequentava piuttosto spesso, e propio qui abbiamo avuto modo di ascoltare tanta buona musica live. Ora ci capitiamo molto meno, ma quando suona un chitarrista del calibro di Braido, il richiamo è fortissimo. Da allora sono cambiate tante cose e molte altre ne cambieranno. Ma tornare in un luogo teatro di piacevoli eventi è certamente stimolante, per passare una serata all'insegna dell'amicizia che ci lega, dell'ottima musica, e di qualche birra ghiacciata. A volte serate del genere ti fanno riflettere sul senso della vita, di quanto passano in fretta gli anni ed inesorabilmente tutti noi invecchiamo. Di quanto la tua esistenza venga trasformata, dal cammino che tutti noi (fortunatamente?!?!) stiamo affrontando. Comunque sia non abbiamo avuto modo di riflettere più di tanto, visto che sul palco in attesa dei Twin Dragons la direzione del locale ha deciso d'intrattenere i presenti, regalando la scena ad un tipo francese, un certo Benjamin...non ricordo, musicista "one man band". Il pensiero mio e di Carlo è corso a ritroso nel tempo, fino ad un Pistoia blues festival di una dozzina d'anni fà, in ricordo di un certo John Trudell, o "Turtel" o forse era "Tarel"...Non importa, abbiamo pensato che questo esile signore transalpino potesse essere imparentato in qualche modo con il citato John. Sono bastati un paio di pezzi per ordinare la seconda birra e sperare che arrivasse in fretta il momento di Braido & co. All' arrivo di Braido in compagnia della medesima formazione vista al tributo dedicato ad Hendrix, c'è stata un autentica ovazione per un chitarrista strepitoso. Il concerto è corso via veloce, godendo di pezzi tratti dal lavoro del gruppo e da qualche classico di Jimi. Suoni cattivi, coinvolgenti, e tecnica sopraffina, se pur limitata (ma non credo che in molti se ne siano accorti), dall'utilizzo di una strumentazione presa in prestito. Non oso immaginare cosa avrebbero "combinato" con i loro strumenti!!! Penso che ogni appassionato del genere, e della chitarra in particolare, dovrebbe vedere (ed ascoltare), almeno una volta Andrea, indipendentemente dalla sua vena. Ad esempio l'abbiamo apprezzato maggiormente questa volta rispetto allo scorso concerto interamente dedicato al mancino di Seattle. Ammirevole ed apprezzabile anche la loro disponibilità nello scambiare una parola con tutti, firmare autografi, scattare foto ricordo.

Ecco le foto che testimoniano la nostra presenza: nella prima nella, io e Carlone in compagnia di NATHANIEL PETERSON, ex Savoy Brown ed attuale basso e voce dei Twin dragons.
Nella seconda A. Braido in azione.

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