Per certi versi la vita è strordinaria...Ero a Varese per il mondiale di ciclismo. Per ingannare il tempo delle prime ore di gara, quando il gruppo sonnecchia, cosa di meglio che un salto al "world village" allestito alle spalle della nostra tribuna. Una serie di stand pubblicitari, spettacoli, musica, belle ragazze. Mi avvicino ad uno spazio adibito a sala spinning, attratto dalla voce dell' istruttore di turno. E' lui, non ho dubbi! Caporal maggiore Andrea Bello, 3° '88 se non ricordo male. Lo osservo con maggiore attenzione, ma non posso sbagliarmi, anche perchè il tempo su di lui sembra essere scivolato via, senza intaccarlo. Non lo vedo da una quindicina d'anni. Stesso taglio di capelli, fisico asciutto, gamba rasata da ciclista di razza. Era preciso in quel dell' Assietta, non è cambiato. Anche lui mi riconosce al volo, chissà se ha avuto la stessa impressione. Per salutarlo aspetto che finisca la sua lezione dimostrativa in compagnia del "diablo" Chiappucci (vedi la foto). Entrambi distratti da un paio di fanciulle piuttosto intriganti in movimento sulla bike da spinning. Una stretta di mano energica, e poche parole. Andrea ora vive a Bologna, forse il destino lo riporterà a Milano. Se così sarà avremo modo di vederci con calma, chissà, magari davanti ad un bicchiere di rosso sincero, per parlare di una ventina d'anni fa, oppure fianco a fianco in bici. Sempre in salita, così come nella vita, perchè nonostante dura, a volte è straordinaria!
A mio padre, perchè se il suo destino fosse stato diverso avremmo avuto modo di camminare più spesso fianco a fianco.Ai "miei" che per vari motivi vedo così poco. A Matteo che mi ha guidato verso una realtà diversa da quella a cui ero abituato.A zio Duilio indimenticabile figura.A Samanta e le bimbe, ovvero le donne più importanti... A Lory che non è ancora riuscito a trovare un equilibrio. A Pisto che non ha subito il ciclone della vita. Ad un "Magnifico" che si è perso e ritrovato più volte. Al sacrificio vero, alla fatica di sport che ti svuotano ed appagano contemporaneamente. Ai vecchi amici di anni che non torneranno.I fantastici 4, il Marchese del grilletto,un funambolico play.Alla musica blues (above all), Slowhand, Hendrix, SRV. All'inimitabile D'Annunzio, ad Emingway mentre sorseggia un mojito all'Havana, a Terzani capace di descrivere persone e luoghi lontani come nessun'altro. Ai granatieri dell'Assietta perchè non siano diventati carne da macello una volta smessi gli alamari.A tutti quelli che non ho menzionato, a chi mi vuole bene e a quelli che incontrerò nel mio viaggio e che saranno degni di essere ricordati.
Nessun commento:
Posta un commento