
La festa per i quarant'anni di Marchino ci ha dato una grande occasione, ritrovare i vecchi amici del basket. Uno su tutti suo fratello Paolo, il funambolico play di cui parlo nell' introduzione del blog (al centro nella foto). Paolo è del '69, come me, anche lui prossimo ai quaranta. Da diversi anni si è trasferito a Bologna. Sposato, una figlia, qualche capello bianco, un accenno di pancetta, un marcato (ed insolito) accento emiliano, un vecchio vizio: continuare a tirare la palla in un cesto a m. 3.05 d'altezza. Siamo stati compagni di squadra e buoni amici per diversi anni. Cadetti, Junior nazionali, Serie C, D, Promozione. Giocatore fenomenale, poliedrico, all'occorrenza ottimo regista o protagonista assoluto. Tiro, passaggio, difesa, velocità ed estro. Un carattere non semplicissimo da gestire, come ogni cavallo di razza che si rispetti.
Quando vedo i giocatori di adesso travestiti da playmaker non posso far altro che sorridere e ricordare Paolino, nonostante l'età continua ad allacciarsi le Nike con lo stesso entusiasmo di un ventennio fa, illuminando con qualche invenzione uno dei tanti parquet di provincia.
Un paio di parole le vorrei spendere anche per Lorenzo (a destra nella foto) lui è il "magnifico" che compare diverse volte nel mio spazio. Di qualche anno più giovane, nonostante il tempo galoppi, lui cerca di restare in prima fila, perchè ha l'entusiasmo e il talento dei grandi. Ieri mattina dopo la partita delle gazzelle l'ho sfidato in una gara di tiro da 3 punti. E' partito in sordina e l'ho preso un po' in giro. Si è risentito e ha cominciato a fare sul serio, piazzando nove bombe consecutive! Dimenticavo: c'erano i canestri ad altezza minibasket e il pallone piccolo, ma poco importa. Per lui non fa molta differenza, tira con la stessa disinvoltura da qualsiasi distanza e posizione. Sapete allora qual è la differenza? Io sono un ex buon tiratore...lui straordinario e ancora in attività!